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usicivici - Trento 30^ Riunione scientifica
LA RIUNIONE
Domini collettivi e sostenibilità
Trento, 14-15 novembre 2024
usicivici - Trento Cattedra delle Proprietà collettive
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16.10.2024
DIVENTA SOCIO del Centro studi e documentazione sui demani civici e le proprietà collettive

A tutti gli interessati all'attività del Centro studi e documentazione sui demani civici e le proprietà collettive, si ricorda che è possibile diventare soci.
Per far questo è necessario:
1) Per i nuovi soci:
a) inviare richiesta al Consiglio direttivo specificando nome e cognome (o ragione sociale) e indicando le motivazioni per cui si intende aderire. La richiesta può essere inviata via mail a: usicivici@unitn.it o per posta a Centro studi e documentazione sui demani civici e le proprietà collettive via G. Prati, 2 - 38122 Trento.
b) in seguito all'accettazione a socio versare la quota sociale annua.
2) Per chi è già associato versando la quota sociale annua.

La quota sociale annuale minima per il 2024 è fissata in:
30 (trenta) euro per le persone singole;
100 (cento) euro per gli enti e le organizzazioni;
500 (cinquecento) euro per i soci sostenitori.

Il versamento deve essere effettuato sul C/c dell'Associazione domiciliato presso Banca Intesa Sanpaolo - Filiale di Trento via Mantova,19.
Coordinate bancarie:
IBAN IT10 G030 6901 8560 0000 4353 458
BIC BCITITMM

Cordialità. Il Presidente, Geremia Gios
Allegato Allegato
01.07.2024
28.06.2024
Allegato Allegato
07.06.2024
Allegato Allegato
04.12.2021
19.10.2021

Importante sentenza della Corte di Appello di Roma, Sez. Usi civici
Il Centro studi è lieto di segnalare la seguente informazione dalla giurisdizione:
Con sentenza n. 5781/2021 del 22.07.2021 depositata il 01.09.2021, la Corte d'Appello di Roma, Sez. Spec. Usi Civici, accogliendo le argomentazioni degli utenti, difesi anche nel giudizio di II Grado dall'Avv. Claudia Federico, ha confermato pienamente la sentenza n. 17/2018 del Commissario agli usi civici di Roma che aveva, tra l'altro, dichiarato la nullità delle vendite di terreni collettivi effettuate dal Comune di Castelliri e disapplicato gli atti di legittimazione illegittimi nonché gli atti amministrativi che regolamentano l'esercizio degli usi civici.
In particolare, ribadita la sussistenza della giurisdizione commissariale, la Corte ha confermato in toto la declaratoria commissariale di nullità delle vendite comunali di terreni collettivi perché non precedute da assegnazione a categoria e da autorizzazione ministeriale (oggi regionale) e di disapplicazione degli atti di legittimazione intervenuti senza l'approvazione ministeriale.
La Corte, inoltre, ha evidenziato l'arbitrarietà delle ordinanze con cui il Comune di Castelliri ha sospeso il pascolo fin dal 2010 in quanto hanno sostanzialmente annullato il diritto di pascolo riservato ai naturali e, in merito al regolamento comunale per l'esercizio degli usi civici, ha riconosciuto che il Commissario ha condivisibilmente rinvenuto in esso forti illegittime restrizioni sia al diritto di pascolo (oltretutto privilegiando gli utenti più abbienti) che al diritto di legnatico dei naturali di Castelliri cui, invece, come riaffermato dalla Corte, deve riconoscersi l'appartenenza della legna. La Corte ha confermato anche l'illegittimità della norma regolamentare comunale che consente la raccolta degli altri prodotti spontanei anche a coloro che non sono residenti nel Comune di Castelliri ribadendo che i diritti civici sono riservati alla sola comunità dei naturali.

21.09.2021
Allegato Allegato
26.02.2021
Allegato Allegato
27.01.2021
Informazione dalla giurisdizione. Nota da Studio Legale Avv. Claudia Federico
Con sentenza n. 50 dell’11.12.2020 il Commissario agli usi civici di Roma ha accolto il ricorso presentato da alcuni cittadini residenti di Sezze (LT) accertando la demanialità civica di un compendio di quasi 90 ettari e dichiarando, conseguentemente, la nullità degli atti dispositivi ivi intervenuti con ordine di reintegrazione. Con tale sentenza, inoltre, il Commissario ha dichiarato il diritto dei naturali all’esercizio degli usi civici di pascolo illegittimamente compressi da regolamenti regionali e comunali che, quindi, ha disapplicato.
Tale sentenza costituisce una importante vittoria che dimostra che le collettività, riscoprendo i propri antichi territori, possono fronteggiare e scongiurare le privatizzazioni permettendo così il mantenimento e la tutela degli assetti fondiari collettivi costituenti il polmone verde d’Italia.
Tale sentenza è stata, inoltre, accolta con grande soddisfazione in quanto in essa risulta pienamente confermata la difesa nonché la tesi dell’Avv. Claudia Federico, recentemente anche esposta alla 26° Riunione Scientifica organizzata dal Centro studi e documentazione sui demani civici e le proprietà collettive di Trento del 19 e 20 novembre scorso, secondo cui l’estensione regionale del divieto statale di pascolo di cui all’art. 10 della legge 353/2000 ad aree percorse da fuoco non indicate dal legislatore statale, incluse quelle pascolive, è illegittima in quanto, avendo una diretta incidenza sui diritti civici di pascolo e sul loro esercizio, costituisce una indebita invasione in materia di competenza esclusiva statale.
Allegato Allegato
23.12.2020
05.12.2020
Allegato Allegato
28.09.2020
Allegato Allegato
30.06.2020
Allegato Allegato
03.06.2020
Allegato Allegato
29.05.2020
Allegato Allegato
01.05.2020
Allegato Allegato
30.01.2020

Non lasciamo sola la Comunanza Agraria Appennino Gualdese

In questi giorni il Centro studi ha ricevuto due messaggi:
il primo, tramesso dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese con allegato l'Atto di significazione e diffida, inviatole dal Comune di Gualdo Tadino (Allegato);
Il secondo, trasmesso da Sandro Ciani coordinatore delle Associazioni Agrarie dell'Umbria, con la richiesta di supporto morale e tecnico a favore della stessa Comunanza (Allegato).

A fronte dell'Atto di significazione e diffida emesso dal Comune di Gualdo Tadino nei confronti della Comunanza Agraria nessuno può ritenersi estraneo, dopo l'entrata in vigore della legge 168/2017, perché atto di tenore prepotente ed altresì di stampo intimidatorio, per quanto documentato nell'allegato secondo.

Il Centro studi invita, quindi, ciascuno e tutti, nei diversi ruoli e competenze, convinti dei fondamenti della proprietà collettiva, ad esprimere alla Comunanza Agraria Appennino Gualdese la propria solidarietà a titolo di supporto morale e tecnico, scrivendo a segreteria@appenninogualdese.com

Pietro Nervi, presidente

Allegato Allegato
23.12.2019
Allegato Allegato
14.11.2019
Allegato Allegato
07.11.2019
Allegato Allegato
16.09.2019
09.08.2019
Allegato Allegato
10.04.2019

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